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Rilassamento e benessere

I trattamenti Shiatsu effettuati all’Hospice dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano sono stati oggetto di un approfondito studio, che ha decretato la loro utilità ed efficacia come intervento complementare

A cura di Douglas Gattini
Rilassamento e benessere

Nel 2005, da un’idea originaria del mio ex allievo e istruttore Shiatsu Gianluigi Cislaghi, preparai una documentazione per l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano dove, come Scuola, spiegavamo i possibili vantaggi dei trattamenti Shiatsu per la salute dei malati oncologici.
La documentazione comprendeva in maniera esatta relative premesse, obiettivi, metodi, programma operativo ed effetti positivi che si potevano ottenere con la nostra disciplina su quel settore.
Lo Shiatsu, dicevamo già allora, non è una terapia né interviene sulla patologia, non sostituisce la cura medica, ma, nel totale rispetto della diagnosi e prognosi fatta dal medico e dal personale sanitario, migliora in maniera naturale lo stato del terreno del soggetto aggredito dalla patologia.
Tutte queste caratteristiche dello Shiatsu vennero ben spiegate citando ciò che nel progetto di legge Lucchese alla Camera dei Deputati e nelle leggi regionali della Toscana e della Lombardia veniva descritto per le discipline Bio Naturali.
Alla richiesta di fornire, da parte nostra, una documentazione scientifica, rispondemmo che lo Shiatsu non necessitava di prove scientifiche (intendendosi queste riferite alle patologie); che la sua esistenza più che secolare, discendente dalla millenaria cultura orientale, erano dirette alla persona nella sua totalità, olisticamente parlando, e non alla singola patologia.
Su queste basi accettammo in ogni caso di condurre un lavoro di gruppo, un’indagine perché meglio fosse compresa la nostra proposta da parte dei medici.

VALUTARE GLI EFFETTI
Scopo di questo studio è stato quello di valutare l’effetto della tecnica Shiatsu sullo stato di rilassamento e di benessere del malato oncologico terminale ricoverato in Hospice, con conseguente diminuzione dei disturbi psico-fisici correlati alle condizioni cliniche. Si è potuto constatare grazie a questo studio che lo Shiatsu è un utile ed efficace intervento complementare alle cure mediche. Tutto ciò, più che una rassicurazione per noi, è risultato una garanzia per i medici dell’Istituto che, a quel punto, non ebbero più domande tecniche da porci. 
Iniziò, quindi, una lunga collaborazione da parte della nostra Scuola con l’Istituto, che ci portò insieme a preparare un articolo molto dettagliato per la Rivista Italiana di Cure Palliative e, cosa di assoluto valore internazionale, alla presentazione dei nostri lavori al Convegno Mondiale sulle Cure Palliative svoltosi a Trondheim, in Norvegia, nel maggio 2008. Un caso internazionale, crediamo il primo per lo Shiatsu, dove una disciplina auto dichiaratasi non sanitaria, grazie ai nostri lavori, è entrata a tutti gli effetti ad essere considerata, in un convegno mondiale di medici, un elemento di utilità e di miglioramento della salute dei pazienti curati in ospedale, senza che per questo gli operatori Shiatsu, pagati per il loro lavoro, abbiano dovuto dimostrare una formazione medico-infermieristica o fisioterapica prima della formazione Shiatsu.
Da ricordare, infine, che questo progetto, portato avanti dal sottoscritto e dagli istruttori Gianluigi Cislaghi e Marco Carminati (assieme ai lavori del Dott. Berrino sulla alimentazione e del Dott. Lanfranchi per l’Omeopatia), consentì all’Istituto dei Tumori di Milano, nel 2008, di aggiudicarsi il primo posto al  “Premio Terzani per l’Umanizazzione della Medicina”, davanti a 62 progetti presentati da altrettanti ospedali italiani.
Per altre informazioni, invitiamo i colleghi, e i lettori in generale, a contattarci a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., o al 339 1884785, oppure guardare la nostra intervista al Dott. Augusto Caraceni, Direttore dell’Hospice dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, digitando su Google “Shiatsu e Oncologia”-> 28 Ago 2012.

STUDIO DI RICERCA “SHIATSU E ONCOLOGIA”
Lo studio di cui parliamo di qui in avanti è frutto dell’inchiesta elaborata dal gruppo misto Scuola Shambàla Shiatsu e medici dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano.
Nel periodo da novembre 2006 a marzo 2007 sono state trattate 16 persone per un totale di 66 sedute di Shiatsu (media di 4 sedute per persona) della durata di circa 50 minuti ciascuna, con una frequenza di tre incontri alla settimana.
Sono stati valutati i seguenti parametri prima e dopo ogni trattamento: rilassamento, benessere generale, nausea, dolore, dispnea e ansia utilizzando scale di valutazione numeriche da 0 a 10 adattate dall’Edmonton Sympton Assessment Scale (ESAS).
Si è evidenziato un miglioramento di tutti i parametri al termine della seduta; più significativi i risultati sul rilassamento (di aumento medio di 2,93 punti fra pre e post seduta), sul benessere generale (aumento di 2,91 punti ) e sulla riduzione dell’ansia (diminuzione di 1,48 punti).     
Nell’analisi dell’effetto a lungo termine si è considerata la media delle differenze tra il valore basale, calcolato sulla rilevazione precedente alla prima seduta, e la media dei risultati precedenti ai trattamenti successivi. Nel lungo termine si verifica un risultato nel complesso positivo; si evidenzia statisticamente significativa la differenza in riduzione dell’ansia dopo i trattamenti (2,15 IC al 95% da 0,35 a 3,94).
L’azione specifica della tecnica Shiatsu ripristina in modo naturale il movimento corretto del Qi e attiva le risorse naturali della persona, sia fisiche sia energetiche ed emotive, favorendo l’equilibrio del complesso corpo-mente-spirito.
L’intervento dell’operatore Shiatsu è in primo luogo quello di individuare le diversità energetiche e agire con le adeguate tecniche.
La corretta individuazione dei meridiani da trattare viene fatta attraverso il contatto manuale Shiatsu integrato da un colloquio preliminare durante il quale l’operatore utilizza anche le indicazioni della Medicina Tradizionale Cinese; si considerano, per esempio, caratteristiche personali quali: timbro della voce, modo di parlare, colorito della pelle, segni sul viso, forma e stato delle unghie, forma del corpo, stretching dei meridiani, zone e punti riflessi ad organi della medicina cinese. 

MATERIALI E METODI
Sono stati arruolati nello studio tutti i degenti consecutivi affetti da neoplasia in stadio avanzato e ricoverati presso l’Hospice dell’Unità di Cure Palliative dell’Istituto Nazionale Tumori di Milano che hanno fornito il loro consenso informato orale alla partecipazione allo studio. La terapia medica farmacologica veniva impostata dall’Equipe dell’Hospice; i trattamenti Shiatsu sono stati effettuati in modo complementare alle cure mediche convenzionali da due operatori professionale della Scuola Shambàla Shiatsu 
(www.shambalashiatsu.com).
Durante la riunione settimanale di Equipe, gli interventi farmacologici e medici venivano integrati con gli interventi complementari e la dimensione assistenziale complessiva; la riunione stessa veniva utilizzata per riferire i degenti candidabili al trattamento Shiatsu. Tali riunioni vedono la partecipazione di ogni figura professionale che si prende cura dei degenti, al fine di avere una visione dell’intero programma terapeutico. Sono stati adottati i seguenti criteri di inclusione per la partecipazione allo studio:
1. disturbi discretamente controllati dalla terapia medica farmacologica;
2. stato di tensione emotiva;
3. condizioni generali non troppo avanzate.
Sono escluse dal trattamento Shiatsu le zone del corpo interessate da piaghe da decubito, ferite aperte, irritazioni cutanee. I trattamenti sono stati eseguiti con una frequenza di tre incontri alla settimana, in modo consecutivo ogni 2/3 giorni.
La valutazione delle variabili di esito (rilassamento, benessere generale, nausea, dolore, dispnea, ansia) è stata effettuata prima e dopo ogni trattamento, come già spiegato precedentemente, attraverso l’uso di un questionario modificato dall’Edmonton Symptom Assessment Scale (ESAS) (cit) che indagava le sei dimensioni suddette attraverso sei scale numeriche da 0 a 10, dove 0 indica l’assenza del sintomo/condizione esaminato, mentre 10 ne indica il livello più alto possibile. Date le gravi condizioni fisiche dei degenti in studio la valutazione è stata effettuata tramite  intervista al degente da parte dell’operatore.

Per quanto riguarda l’analisi dei dati, le misurazioni ripetute, presenti con numerosità variabile per ogni degente, sono state sintetizzate a due livelli:
•    effetto a breve termine, calcolato per ogni degente come media delle differenze fra valutazione pre e post seduta;
•    effetto a lungo termine, calcolato per ogni degente come differenza tra il valore basale prima della prima seduta e la media di tutti i valori pre- sedute successive.

Per entrambe le misure di sintesi il calcolo è stato effettuato in modo tale che valori positivi indichino un miglioramento e valori negativi un peggioramento. Per ognuna delle variabili di esito i risultati saranno espressi in termine di medie e relativi intervalli di confidenza al 95% (IC 95%) sia degli effetti a breve che a lungo termine.
Contestualmente alle variabili di esito l’operatore registra la tecnica utilizzata, i punti e i meridiani dell’Agopuntura trattati, e le impressioni e i commenti del degente.

RISULTATI
Hanno partecipato allo studio 16 degenti di cui 11 (69%) donne e 5 (31%) uomini. In totale sono state effettuate 66 sedute (media di circa 4 sedute a persona da un minimo di 1 ad un massimo di 12). La valutazione energetica Shiatsu ha considerato i seguenti fattori:

Situazione rilevata                                         Valutazione energetica
Gravità delle condizioni cliniche                 Esaurimento del Jing Reni
Forte stress emotivo e preoccupazione    Indebolimento energetico della Milza
Condizioni individuali                                     Storia personale
                                                                           Caratteristiche fisionomiche
                                                                           Tipologia yin, tipologia yang

Le prime due valutazioni hanno suggerito una base comune delle sedute, mentre le condizioni individuali hanno permesso di strutturare una parte della seduta specifica per ogni persona trattata:

•    parte comune delle sedute, con ampio utilizzo della “tecnica palmare” eseguita sui meridiani yin delle gambe, con l’obiettivo di sostenere le energie indebolite che vi circolano; si trattano successivamente i punti degli stessi meridiani con la pressione agita tramite il pollice con la tecnica di tonificazione;
•    parte specifica delle sedute, impostata in base alle condizioni individuali; sono stati trattati i meridiani più utili alla persona individuati in base alle loro proprietà energetiche, utilizzando prima la tecnica palmare e poi la stimolazione con il pollice. 
La compliance alle valutazioni delle variabili di esito è stata piuttosto elevata date le condizioni fisiche debilitate dei degenti con il 79,3 % delle valutazioni attese effettuate in modo corretto. Il motivo più frequente di non compilazione è stato legato al profondo rilassamento fino al sonno profondo, per cui, considerata la gravità delle condizioni cliniche, si è preferito non svegliare la persona e lasciarla riposare.
I risultati a breve termine indicano un generale e sostanziale miglioramento che risulta statisticamente significativo (nessuno degli intervalli di confidenza infatti contiene lo 0)  per ognuna delle variabili di esito. Particolarmente rilevanti risultano i miglioramenti sul rilassamento e sul benessere, con variazioni di circa 3 punti su una scala da 0 a 10.
L’effetto a lungo termine risulta  nel complesso positivo, ma risente del peggioramento delle condizioni cliniche generali: si mantengono i miglioramenti del rilassamento e del benessere ma solo la riduzione dell’ansia risulta statisticamente significativa; il dolore peggiora lievemente nonostante le sedute di Shiatsu.Da un punto di vista qualitativo, le osservazioni di alcune persone che hanno ricevuto Shiatsu durante la loro degenza sottolineano non solo il miglior benessere psico-fisico confermato dai dati, ma anche la ritrovata capacità di percepire il proprio corpo nelle sue parti sane, riappropriandosene.

CONCLUSIONI
Lo studio evidenzia l’applicabilità e, soprattutto, l’utilità dello Shiatsu per il malato oncologico terminale ricoverato in Hospice; i risultati indicano un miglioramento dello stato emotivo dopo un ciclo di alcune sedute e un possibile contributo al controllo dei disturbi più frequenti.
Tradurre questa esperienza in termini di cura per la persona o, meglio, di “prendersi cura”, è un passaggio che nasce non solo dalla quantificazione numerica degli esiti dell’intervento Shiatsu, ma anche dall’analisi delle impressioni libere espresse da chi lo ha ricevuto:
a)    migliore percezione somatica: le persone riferiscono di “sentire” il proprio corpo non solo come fonte di dolore, ma anche, e ancora, di sensazioni piacevoli;
b)    stimolo delle risorse naturali individuali: il tono dell’umore migliora dopo le sedute, favorendo il confronto anche con il proprio nucleo affettivo;
c)    sollievo per i parenti: spesso si è verificata una condivisione del migliore stato emotivo della persona ricoverata con i familiari, che ne hanno beneficiato in termini di riduzione del carico di sofferenza;
d)    consapevolezza: il particolare stimolo tattile dello Shiatsu genera un rilassamento che può sostenere il nascere di riflessioni personali dei malati, incoraggiando un’elaborazione di questa fase della vita.


*Douglas Gattini, Direttore Didattico Scuola Shambàla Shiatsu, Ex Presidente Federazione Europea Shiatsu, Ex Presidente Federazione Italiana Shiatsu

Tabella 1. Valore basale medio delle variabili di esito ed effetto a breve e lungo termine (variazioni positive indicano un miglioramento della condizione)      
Variabile di risultato Media  valore basale Media effetto a breve termine  (CI 95%) Media effetto a lungo termine  (CI 95%)
RILASSAMENTO 4.40 2.93 (2.10 - 3.75) 1.18 (- 0.24 - 2.61)
BENESSERE 4.07 2.91 (1.75 - 4.05) 0.91 (-1.29 - 3.10)
NAUSEA 1.07 0.70 (0.16 - 1.23) 0.02 (-0.79 - 0.83)
DOLORE 3.20 1.30 (0.62 - 1.99) -0.10 (-1.90 - 1.71)
DISPNEA 2.87 0.63 (0.32 - 0.99) 0.46 (- 0.99 - 1.92)
ANSIA 3.80 1.48 (0.68 - 2.28) 2.15 (0.35 - 3.94)

 

 

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